Il territtorio della provincia di Foggia si lega misticamente alla storia più antica di queste terre. I suoi multiformi aspetti geografici e le caratteristiche strutturali e climatiche svelano quotidianamente insediamenti di civiltà già nell’età paleolitica. A testimonianza di questa era, abbiamo infatti Grotta Paglicci, situata nell’area di Rignano Garganico.
Altre testimonianze di insediamenti, questa volta in età neolitica, si hanno presso la località “Passo di Corvo”, nell’area di Foggia, dove si estendevano, in pianura, dei grandi fossati a forma di C, detti “compuounds”, destinati alla costruzione di capanne. Troviamo tracce di altri villaggi neolitici nella zona costiera presso la foce del Candelaro. Nell’età dei metalli invece, si ebbero insediamenti presso Manfredonia, Vieste e Peschici, dove ricordiamo rispettivamente Coppa Nevigata, Molinella e il Grottone di Manaccore. Dal IX sec. a.C. si sviluppa la Daunia Antica, un territorio che si estendeva ben oltre i confini attuali della provincia di Foggia, comprendendo l’area del Melfese e Canosa.
Questi insediamenti così estesi erano delimitati da fortificazioni (Arpi) tra le quali ricordiamo quelle di Manacore, Monte Saraceno, Canosa, Ascoli Satriano, Ordona e Tiati-S. Paolo Civitate. Altre ne ricordiamo nella laguna compresa tra il Gargano e Cupola Beccarini (forse l’odierna Siponto). Una sintesi apprezzabile di reperti archeologici è costituita dall’esposizione permanente nel Museo civico di Foggia.