Da Manfredonia a Margherita di Savoia insiste una zona umida di interesse nazionale ed internazionale, un ecosistema straordinario preso d’assalto dagli uccelli migratori. Ben 46 delle 60 specie legate all’acqua che si riproducono in Italia si trovano nelle zone umide di Daunia e Frattarolo.
A pochi chilometri dalla foce del torrente Candelaro, vi sono la Riserva naturale “Palude Frattarolo” e l’area Daunia risi, entrambe comprese nel Parco Nazionale del Gargano. Per arrivare in questo paradiso naturalistico, bisogna immettersi in un sentiero sito sulla litoranea Manfredonia-Margherita di Savoia, all’altezza del km 4, dove c’è un’idrovora in disuso, nei pressi del “Lido Romagna”. Il sentiero si sviluppa per circa 3,5 km. In zona vi sono strutture attrezzate per il birdwatching. Per visitare le zone umide di Lesina e di Varano, invece si consigliano due itinerari.
Il primo prevede la sosta presso Foce Schiapparo, e di qui il proseguo a piedi, fino al casolare di Cà Gravaglione.
Il secondo itinerario, della durata di circa tre ore, parte da Foce Lauro, per giungere alle omonime idrovore. Sulle falesie marine vive un’abbondante flora rupicola, con addirittura 58 specie di orchidee, mentre le distese di pino d’aleppo sono le più estese del mondo. Anche la fauna a dispetto delle attività di caccia, si è mantenuta inalterata. E’ possibile, seguendo i percorsi naturalistici, imbattersi nei caprioli garganici, mufloni, daini, cervi e cinghiali.